L’alimentatore è un componente di fondamentale importanza per un PC e spesso come scegliere quello giusto è un’opzione non considerata. Per esperienza posso dire che le scelte riguardanti un computer, generalmente, sono dettate più dall’economicità che dalla qualità. Assemblando computer da più di 25 anni, posso dire a volte mi indicano alcuni componenti desiderati ma mai una sola volta mi è stato chiesto che alimentatore avrei messo nel computer che poi gli avrei dato.
Sostanzialmente, non ci si rende conto che l’alimentatore è un componente importantissimo. È quello che da la corrente, la quale, se mal distribuita potrebbe danneggiare anche gli altri componenti hardware. Quindi potresti risparmiare all’inizio per poi spendere di più in futuro. Magari danneggiando un disco con dati importanti ipoteticamente anche irrecuperabili.
Ti spiego cosa succede quando si assembla un computer: prendi un case o cabinet che conterrà tutto il resto del computer. Un assemblatore ha due scelte: la prima è prendere un case e un alimentatore. La seconda è prendere un case con l’alimentatore già presente e montato. La seconda scelta è la più economica, infatti, solitamente, i case con l’alimentatore già inserito costano anche la metà rispetto alla prima scelta. Si tratta di roba più o meno di bassa qualità.
Non sempre un alimentatore economico crea problemi
Per questioni di obiettività ti voglio dire che spesso, sempre per motivi di volontà di risparmio del cliente, ho dovuto optare per case con l’alimentatore già dentro. Però questo non mi ha mai dato gravi problemi. Parliamo però di computer piuttosto semplici, di basso costo, per uso casalingo o ufficio ma limitato ad attività blande come posta elettronica, Internet, Office e poco più. Per un computer che deve avere buone prestazioni come workstation grafiche o computer per gaming, non mi sono mai sognato un case con alimentatore economico. Anche perché gli alimentatori che si trovano nei case non hanno tutti i cavi necessari, tipo i connettori PCIe a 6 o 8 pin per le schede video avanzate. Inoltre non hanno nemmeno le potenze essenziali per tutto il computer. Sì magari li qualificano come 500 Watt ma se leggi il mio articolo quale alimentatore per PC capirai che le cose sono un po’ diverse.
Alcune considerazioni importanti per scegliere un alimentatore per PC
Valutare le giuste necessità
Per prima cosa bisogna guardare le esigenze. Qui parliamo di esigenze in termini di potenza ovvero espressa in Watt. Un alimentatore con potenze inferiori al necessario può rendere un computer instabile. Un alimentatore con un wattaggio molto al di sopra del necessario è inutile e una spesa evitabile. Nota, nella frase precedente, ho scritto molto al di sopra. Infatti è sempre una buona scelta scegliere un alimentatore con una potenza un po’ sopra alle proprie necessità, ma non troppo.
Ricorda poi che dispositivi esterni USB come tastiere e mouse, pennette, dischi esterni e qualsiasi cosa che non abbia un proprio alimentatore, preleva la corrente dall'alimentatore del computer. Quindi è necessaria potenza in più anche per questi oggetti.
La lunghezza dei cavi
Inoltre con alimentatori già assemblati nel case o comunque alimentatori economici, oltre alla già citata mancanza di cavi, rischi anche di trovare cavi troppo corti per arrivare a collegare i vari connettori.
Per alimentatori economici intendo alimentatori dal costo di 20-30 euro o quelli che già trovi nel case. Lo specifico perché in giro leggo alimentatori da 70 e poco più euro, considerati economici.
Una buona scelta è quella degli alimentatore modulari ovvero quelli in cui si possono collegare solo i cavi necessari. Questo migliorerà anche il flusso di aria per il raffreddamento del computer, non avendo all’interno del case cose inutili che possono impicciare per la circolazione dell’aria.
La ventola rumorosa o bloccata
Per di più, questi alimentatori meno di qualità fino ad ora contemplati, hanno il difetto della scarsa qualità della ventola di raffreddamento. Prima poi inizierà a fare un rumore bestiale, soprattutto se il computer viene tenuto in ambienti polverosi o raramente puliti. Nella peggiore delle ipotesi non girerà più e in questo caso il rischio di distruzione dell’intero computer è molto alto.
La certificazione di un alimentatore
Fino ad ora non ho esplorato un concetto non meno importante: il risparmio energetico e quindi il risparmio di soldi.
Come per tutti i componenti elettronici anche gli alimentatori hanno degli enti certificatori. Per l’alimentatore, la certificazione più nota, è 80 PLUS. La certificazione ne determina l’efficienza e questa ha un impatto sui consumi. Alcuni alimentatori non hanno alcuna certificazione. La certificazione 80 PLUS in ogni caso certifica l’efficienza e questo non significa che l’alimentatore è di buona qualità.
La certificazione 80 PLUS
Un alimentatore certificato dall’ente 80 PLUS ha un efficienza minima dell’80% con un carico di assorbimento di potenza del computer al 20, 50 e 100%.
Come puoi vedere dall’immagine ci sono 6 livelli di efficienza, ognuna dei quali garantisce un’efficienza maggiore a partire dal minimo dell’80%.
Più è alta l’efficienza e più è il risparmio nella bolletta, anche se, bene precisarlo, non ci sono grandi differenze in computer che non stanno accesi 24h.